
“SALVIAMO LE RINNOVABILI”
Premesso che:
in data 7/3/2011 è stato firmato il decreto legislativo in attuazione della direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE;
che lo stesso decreto fissa una scadenza per gli incentivi alla realizzazione e connessione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte Fotovoltaica al 31.05.2011, che annulla rispetto al vigente Conto Energia del Luglio 2010 le scadenza programmate per il 31.08.2011 e 31.12.2011 sulle quali i Soggetti investitori (Pubblici e Privati) hanno già avviato i Piani Economico Finanziari per l’attivazione dei cantieri di costruzione e la conseguente attivazione degli ordini;
Considerato che:
tale data, artificiosamente imposta, con il pretesto di rimodulare gli incentivi previsti per le Fonti rinnovabili in generale e per il settore Fotovoltaico in particolare, lungi dal conferire efficacia al riordino del Settore, ha come immediata conseguenza lo stop a tutti i finanziamenti in essere ed il blocco totale di ingenti iniziative economiche venendo a mancare un quadro di riferimento certo per gli operatori;
in questo modo il danno che deriverà al Settore, dall'applicazione del testo di questo decreto senza alcuna modifica, è pesantissimo, sia per il comparto produttivo-industriale-occupazionale che si è sviluppato negli ultimi cinque anni (siamo a circa 150.000 addetti), sia per il sistema Italia in generale accrescendo la dipendenza energetica da un'impostazione centralistica guidata da realizzazioni di grosse centrali (fossili o nucleari) e quindi andando sostanzialmente nella direzione opposta rispetto alla Green Economy;
anche in Umbria di fronte alla notevole quantità di richieste in corso per l’autorizzazione di impianti fotovoltaici è naturale pensare che l’impatto del decreto governativo su questo settore in rapida crescita possa essere grave e distruttivo per molti progetti d’impresa;
il decreto attuativo delle direttive comunitarie in materia di “Promozione dell’uso delle energie da fonti rinnovabili” invece di assolvere alla funzione di stimolo e promozione del settore sta di fatto decretando un drastico arresto della sua dinamica evolutiva e del suo impatto sul sistema energetico e sull’economia del Paese;
si tratta di un forte atto politico da parte dell'attuale maggioranza, furbescamente camuffato sotto un decreto tecnico, ma che in sostanza tende a rilanciare il nucleare, a bloccare le iniziative di autonomia energetico-ambientale a livello locale (regioni e province e comunità montane e comuni), favorisce il prosieguo di un mercato di approvvigionamento e distribuzione dell’energia imperniato esclusivamente sulle fonti fossili e colloca le residue speranze per lo sviluppo delle rinnovabili totalmente nelle mani di pochi gestori;
Considerato infine che nelle sue parti principali il decreto presenta seri motivi di dubbio di Costituzionalità e che questi da più parti sono già stati sollevati al Presidente della Repubblica.
INVITIAMO
IL SINDACO E LA GIUNTA A:
- attivare una rapida indagine per conoscere la situazione delle autorizzazioni in corso in materia di nuovi impianti destinati alle energie rinnovabili e quali ripercussioni può avere l’approvazione del decreto sopra citato nel nostro territorio;
- sviluppare una forte iniziativa insieme con le altre Istituzioni Regionali e ai parlamentari umbri al fine di ottenere un immediato ritiro del decreto sopra citato da parte del Governo e nello stesso momento ad aprire una intensa fase di promozione e di sostegno alla produzione di energie da fonti rinnovabili sottolineando che si tratta di una autentica rivoluzione per la produzione energetica, pulita e a basso costo per le nostre comunità.
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