
Raffaele Parbono: «per superare la crisi occorrono nuovi strumenti e il contributo di tutti»
A circa due anni dall’inizio della legislatura, molti degli obiettivi enunciati nel programma elettorale del Gruppo consiliare “Centro sinistra per Città della Pieve” sono stati portati a compimento, o si stanno concretizzando, nonostante i minori fondi a disposizione delle Amministrazioni comunali a causa del tagli attuati dal Governo nazionale.
Raffaele Parbono, Capogruppo di maggioranza, evidenzia l’impegno del Comune di Città della Pieve nel dare seguito agli obiettivi e ai punti fermi prefissati all’inizio della legislatura che – assicura – non verranno modificati o compromessi dalle minori risorse a disposizione, ma solo reindirizzati per ottimizzare i fondi necessari alla loro realizzazione.
«Non possiamo – afferma - non sottolineare le difficoltà del momento, di grave crisi economica generale, che si ripercuotono inevitabilmente anche sui Comuni, erogatori diretti dei servizi.
Nonostante i minori trasferimenti dallo Stato per il Comune di Città della Pieve, che ammontano a svariate centinaia di migliaia di euro rispetto al 2010, è nostra ferma intenzione non abbassare la qualità e la quantità dei servizi offerti ai cittadini e di non gravare sulle famiglie e sulle sensibilità del nostro territorio.
Per questo, nella stesura del Bilancio di previsione 2011, abbiamo cercato di praticare dei tagli ponderati laddove era possibile. Abbiamo messo in campo una serie di operazioni per economizzare e risparmiare... ma senza andare a toccare certi settori che reputiamo fondamentali, come il sociale dove, attraverso l’apposito Piano, erogheremo i servizi in forma controllata, con una regolamentazione delle prestazioni per le fasce a reddito più basso. Per queste categorie di persone più “deboli” abbiamo inoltre previsto una riduzione della Tarsu.
Metteremo in atto quindi una serie di strumenti che avevamo fissato in sede di programma elettorale, tra cui i controlli reddituali, in accordo con la Guardia di Finanza, per il recupero delle evasioni.
Per avere maggiori entrate siamo andati a ritoccare, di poco, i costi di alcuni servizi che erano fermi da anni: come lo scuolabus, l’asilo nido, ecc. Valuteremo con attenzione anche i contributi per il mondo associativo, che verranno elargiti in base alle progettualità e alle finalità delle singole realtà presenti nel territorio.
Occorre che i cittadini prendano coscienza che per superare questa fase occorre il contributo di tutti. Solo una forte sinergia tra le varie forze presenti nel territorio potrà non arrestare la crescita e favorire la creazione di un benessere redistribuito, inteso non solo in forma assistenziale. Servono quindi altri strumenti e l’aiuto di tutti per completare la scena. Da parte nostra, porteremo a termine il programma elettorale che ci eravamo dati nei tempi e nei modi stabiliti».
Tra i vari punti del programma elettorale del suo Gruppo, c’è quello riguardante l’approvazione del nuovo Prg. Cosa è stato fatto?
«In linea con i tempi che ci eravamo prefissati nel programma, abbiamo adottato la parte strutturale del Piano regolatore generale. Attraverso questo nuovo strumento di pianificazione abbiamo cercato di valorizzare la risorsa più preziosa che abbiamo nel nostro territorio comunale: l’Ambiente ed il Paesaggio. Ovviamente si delineano anche nuove possibilità di sviluppo che tuttavia sono state pianificate cercando di soddisfare le nuove richieste abitative, di recuperare il costruito esistente evitando speculazioni edilizie e valorizzando il centro storico».
Ci spiace che oggi le minoranza non abbia accolto positivamente la nostra impostazione ed il nostro lavoro. Ci spiace anche perché, non più di un anno fa, il capogruppo di minoranza accusava la maggioranza sul nuovo PRG proprio dalle pagine di questo giornale:”…La maggioranza orientata a vedere la Città ed il territorio come un insieme di elementi da comporre in un quadro meramente tecnico e spesso troppo aperto alle speculazioni, noi improntati alla visione di una Città fatta per i residenti e non per i proprietari di seconde case….” (cfr Il Comune n.1 2010).
Oggi dovrebbero spiegarci meglio la loro idea di Città. Per quanto ci riguarda, oltre ad avere le idee chiare, stiamo facendo di tutto per parteciparle ai nostri cittadini e siamo ben pronti ad ascoltare indicazioni e suggerimenti che siano coerenti con la nostra impostazione strutturale.
Un altro tema da lei più volte ribadito riguarda l’incentivazione della green economy.
«Ci stiamo impegnando da tempo, come evidenziato in diverse occasioni, in una politica energetica attenta, promuovendo anche l’utilizzo di nuove fonti rinnovabili. In questo ambito abbiamo, ad esempio, presentato un ordine del giorno che dice “no” al nucleare e ai tagli fatti dal Governo agli incentivi per la green economy.
Nel prossimo Consiglio Comunale presenteremo il Piano di Azione locale per l’Energia Sostenibile (SEAP), in linea con il Patto dei Sindaci e con le indicazioni della Comunità Europea. Anticipo soltanto che lo abbiamo chiamato “Città delle Pieve X il 2020”, a dimostrazione della volontà di questa Amministrazione di affiancare alle azioni quotidiane che facciamo per il territorio progettualità virtuose di medio e lungo periodo per una politica che sia più lungimirante possibile.
Sempre in tema di valorizzazione del territorio, un altro aspetto a noi caro riguarda la battaglia che stiamo portando avanti affinché venga modificata la normativa regionale e andare così incontro alle tante richieste che pervengono al Comune di costruzione e recupero di annessi agricoli che caratterizzano le nostre campagne, testimonianza delle tradizioni locali, di un’identità rurale e contadina. In accordo con gli altri Comuni del Trasimeno e dell’Orvietano, abbiamo presentato nel novembre scorso un ordine del giorno con il quale chiediamo alla Giunta regionale di modificare la legge o introdurre appositi regolamenti per incontrare il favore delle istanze che provengono dal territorio e armonizzare la legislazione vigente con quello delle Regioni contermini, oppure convocare un tavolo di discussione tra gli organi di governo della Regione Umbria e l'associazione dei Comuni dell'Umbria in grado di elaborare una soluzione all'annoso problema.
In questa fase interlocutoria siamo stati convocati ad una tavola rotonda dall’Assessore Regionale Rometti, che ha dato la sua disponibilità da andare verso la positiva soluzione del problema della piccola scala. Presto ci sottoporrà una proposta di modifica della normativa che ad oggi blocca la possibilità di realizzare piccoli annessi agricoli temporanei o ricoveri per animali in terreno agricolo».