“Il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere trasformato e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.” E. Berlinguer

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mercoledì 23 luglio 2008

Parla Parbono: Capogruppo di maggioranza a Città della Pieve "Con i Provvedimenti del Governo, gli Enti Locali rischiano di bloccarsi"




A due mesi di distanza dalle elezioni politiche, il neo governo di centrodestra ha varato provvedimenti quali l’abolizione dell’ici sulla prima casa e il pacchetto sulla sicurezza che si ripercuotono direttamente sulla vita dei comuni. A fare il punto sui riflessi a livello locale del nuovo scenario politico nazionale, a meno di un anno di distanza dalle future elezioni amministrative, è il capogruppo di maggioranza del comune di Città della Pieve, Raffaele Parbono:
“Alcune manovre del nuovo governo nazionale di centrodestra, hanno toccato gli enti pubblici, in particolare i Comuni, come il taglio dell’ici che per molti enti equivale quasi a un intero bilancio. Il governo garantisce ai Comuni la restituzione per intero delle somme non più percepite attraverso l’ici sulla prima casa, mentre una nota dell’Anci spiega che la somma che doveva essere rimborsata dallo Stato entro giungo, sarà restituita ai Comuni al 50% e per l’altra metà se ne riparlerà a dicembre. Non capiamo bene attraverso quale manovra il governo potrà ridarci l’intero costo e visto che si annunciano tagli alla spesa pubblica, sarebbe opportuno capire dove e come saranno effettuati. Noi pensiamo che dei soldi che abbiamo perso non ne rivedremo molti. Questo sarà un problema nazionale oggettivo per tutti i Comuni del quale si dovrà discutere in ambiti più ampi e che potrebbe portare a un parziale ingessamento della macchina pubblica”.
Del lavoro sin qui espletato dal nuovo governo, altro punto che ha fatto tanto discutere, è il cosiddetto “pacchetto sicurezza”. Quale è il punto di vista dell’amministrazione comunale di Città della Pieve e quale è la situazione in termini di “sicurezza” nel territorio pievese?
Sulla linea adottata dal governo in materia di sicurezza, riteniamo che si stia ripercuotendo il braccio duro della destra più estrema che vuole fare dell’Italia non un paese di frontiere aperte per chi lavora, ma un paese xenofobo dove il clandestino o comunque lo straniero non è visto di buon occhio. Dobbiamo ricordarci che il popolo italiano è stato il primo a emigrare per lavoro. Siamo d’accordo sull’importanza della regolarità di chi viene qui per lavorare e siamo contrari all’immigrazione clandestina, ma riteniamo che debba essere combattuta con politiche sociali da discutere in ambito europeo e non con la repressione. Quanto alla realtà di Città della Pieve, non c’è un’emergenza dilagante, ma ci sono delle problematiche presenti ormai in tutti i territori, che vanno regolarizzate, intervenendo con i provvedimenti adeguati. Va poi tenuto presente che il problema della sicurezza non è legato soltanto alla popolazione straniera, ma è dato anche da fenomeni presenti sul nostro territorio come la tossicodipendenza e il vandalismo perseguito da alcune fasce giovanili che tendono a non avere il senso del bene comune, non più supportate da un controllo e un’educazione serrata da parte delle famiglie che purtroppo spesso non hanno il tempo materiale per seguire i figli. È un fenomeno in crescita nella nostra area, come documentato dal numero di denunce raccolte negli ultimi tempi.
Per tamponare questo fenomeno emergente anche nel territorio pievese, l’amministrazione comunale come intende intervenire?
Stiamo predisponendo un progetto che sarà redatto a breve per la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile per una fascia d’età intermedia. Il centro verrà realizzato nell’area dell’ex pineta di Città della Pieve, che sarà completamente risistemata a uso di tutto il territorio. Era uno dei punti del nostro programma elettorale, probabilmente da mettere al primo posto, ma che è slittato perchè sono state tante le priorità che ci siamo posti.
A proposito di programma elettorale, quale è il bilancio di questa amministrazione a meno di anno dalle elezioni amministrative e quale eredità lascia?
Abbiamo innanzitutto portato avanti uno dei nostri obiettivi primari che era la qualificazione culturale di Città della Pieve, correlata anche alla promozione turistica. Un ottimo lavoro è stato svolto dall’assessorato comunale alla cultura. Il mondo associativo ha recepito il nostro messaggio e insieme dovremo proseguire verso la crescita degli eventi e di una stagione culturale sempre più importante. Abbiamo inoltre messo in campo grandi opere in via di realizzazione, come la variante di Po Bandino che decongestionerà il traffico nel centro urbano, l’area pedonale a Città della Pieve e il marciapiede che sarà realizzato a Moiano lungo la SR 71. Non abbiamo tralasciato le frazioni, dove non sono state fatte grandi opere, ma abbiamo pensato al miglioramento della viabilità e della sicurezza pedonale. Altro obiettivo importante che abbiamo realizzato riguarda l’ambito sanitario. Stiamo procedendo verso la realizzazione dell’ospedale unico del Trasimeno e a settembre partirà il centro di cura a Città della Pieve per i disturbi del comportamento alimentare. Auspichiamo che l’obiettivo che raggiungeremo sia di buona sanità, di minore e migliore spesa pubblica. La futura amministrazione dovrà saper fare tesoro di tutto ciò che quella attuale lascia di positivo e di innovativo. Il programma del nostro schieramento ripartirà da questi punti. Dovremo migliorare, ma ritengo che abbiamo imboccato la strada giusta.
Il capogruppo di maggioranza, replica infine a quanto dichiarato dal consigliere di opposizione, Daniela Barzanti nello scorso numero de “Il Comune”:
Sono stato spiacevolmente sorpreso dal commento lasciato dal consigliere di opposizione Daniela Barzanti dello scorso numero de “Il Comune”, che nel parlare dei tagli necessari alla spesa pubblica dice tra le righe che molte giunte comunali vengono fatte per ricevere il gettone di presenza. Un amministratore del suo calibro, non dovrebbe dire certe cose. Sa benissimo che gli assessori non percepiscono gettoni di presenza ma un’indennità mensile minima, pari quasi un rimborso spese. Io che sono il capogruppo, garantisco che non si vive con i gettoni di presenza. Il mio è di 400 euro lordi l’anno che coprono a mala pena le spese. Noi non facciamo la politica per economia, ma per passione e per servizio e non si capisce a cosa giova fare tali affermazioni, solo per creare distacco e diffidenza verso la politica e cosa più grave verso le istituzioni locali, da sempre le più vicine ai cittadini.

mercoledì 9 luglio 2008

FINOCCHIARO, PIAZZA STRABICA DIFENDERE STIPENDI


La manifestazione di piazza Navona ha "polarizzato" l'attenzione su una questione che non e "in cima ai pensieri degli italiani", piu' preoccupati invece di stipendi e salari.
Per questo Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, in una intervista al 'Messaggero', difende la scelta del suo partito di non partecipare alla manifestazione sulla giustizia e condanna come "sbagliati e inaccettabili'' gli attacchi ''al Pd e al Quirinale". "Immaginavo sarebbe stata una bella piazza, e' legittimo che abbiano manifestato - dice - Ma trovo sbagliati e inaccettabili gli attacchi al Pd, al Quirinale e al Pontefice, anche se ho apprezzato i tentativi di Di Pietro di spegnere i fuochi. E' il momento di salvaguardare le istituzioni e i presidi di garanzia. E non ci sono andata, certo, per scelta politica". La piazza, per Finocchiaro, si e' dimostrata "strabica", nel senso che non ha colto i veri problemi della gente: ben vengano insomma le manifestazioni, come quella che fara' il Pd il 25 ottobre, ma vanno scelti "i temi e la strategia politica" per evitare "che tutto si polarizzi sul 'miserabile processo di Berlusconi'". Il Pd comunque continuera' a dare battaglia "fino in fondo" e "con tutti gli strumenti" sulla giustizia, a partire dalla "forzatura ingiustificabile" dei tempi di discussione del Lodo Alfano a Montecitorio. Ma, conclude, "pensiamo che sia piu' giusto mobilitare gli italiani sui temi che riguardano l'economia e smontare le false promesse di Berlusconi". (AGI) - Roma, 9 luglio -