“Il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere trasformato e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.” E. Berlinguer

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lunedì 11 luglio 2011

Il Capogruppo di maggioranza analizza l'esito del voto e parla dei programmi imminenti


Parbono: «I risultati dei referendum vanno nella direzione asupicata da
tempo dal nostro Gruppo»

I risultati dell’ultima consultazione referendaria, in particolare quelli riferiti ai quesiti che vertevano sulla gestione della rete dell’acqua e sul nucleare, vanno nella direzione auspicata da tempo dal gruppo consiliare di maggioranza “Centro sinistra per Città della Pieve”.

Nel comune pievese, come nel resto del territorio italiano, è stata raggiunta una percentuale importante di elettori andati alle urne e che si sono espressi per il “sì”.

Consigliere Parbono, come viene letto questo risultato per il territorio di Città della Pieve?

«La consultazione referendaria è andata molto bene in tutta la regione, in particolare modo anche nel nostro comune, su tutti e quattro i quesiti proposti. Abbiamo avuto una media di aventi diritto di quasi seimila cittadini, con un trend di 4mila votanti, e raggiunto la quota di circa il 68%. E’ stato un buon risultato. Per noi, anche dal punto di vista dell’agenda politica, è stato un passo in avanti. I questi hanno avuto sì l’appoggio politico, ma sono stati promossi da comitati referendari composti da cittadini di varie estrazioni politiche e questo rappresenta un segnale importante e dimostra, almeno per il quesito sull’acqua, che i cittadini chiedono che un bene essenziale e primario come questo venga mantenuto pubblico e che non siano i privati a determinarne le tariffe».

Città della Pieve è molto attiva sul fronte delle energie rinnovabili. Che peso ha nelle politiche portate avanti dal suo gruppo la risposta dei cittadini sul nucleare?

«Come Amministrazione abbiamo puntato fin dall’inizio, come da programma elettorale, sulle fonti di energia rinnovabili, un tema sul quale abbiamo presentato ed approvato anche un ordine del giorno e proprio nell’ultima seduta del Consiglio Comunale abbiano adottato il Piano per l’Energia Sostenibile per Città della Pieve. Per la maggioranza, efficienza energetica e fonti rinnovabili rappresentano un passo in avanti verso quella green economy che tanto viene sbandierata a livello italiano ed europeo, ma che ora necessita di una reale applicazione. Il nucleare ha rappresentato una grande innovazione negli anni Ottanta, ma oggi siamo nel 2011, la tecnologia, la scienza, la società, il mondo cambiano, progrediscono in maniera esponenziale e noi dobbiamo andare avanti. Oggi dobbiamo assolutamente risparmiare energia e pensare a fonti rinnovabili come il geotermico, il solare, l’eolico...

In Umbria, e nel nostro comprensorio, occorre iniziare a ragionare sul ciclo dei rifiuti come fonte di energia, incentivando la raccolta differenziata e pensando anche ai termovalorizzatori per la frazione di rifiuti non riciclabile affinché ciò che produciamo possa essere riutilizzato per un bene comune. Tutto questo è necessario se pensiamo che le nostre discariche non avranno una vita lunga. Ritengo che questo tema debba essere inserito sul tavolo della progettualità. E’ un punto già contenuto nel piano regionale dei rifiuti, ma occorre svilupparlo sia a livello regionale che di enti locali minori.

Perciò, personalmente, mi ritengo soddisfatto dai risultati sui quesiti referendari che sono stati messi in campo, la gente ha risposto secondo coscienza e credo che sia un grande passo in avanti verso la democrazia. Ma è un passo in avanti anche per la politica, per una nuova fase della politica che serve a questo Paese».

Quali sono i progetti più imminenti sui quali state lavorando come Gruppo?

«La grande sfida è rappresentata dal Piano regolatore generale. L’abbiamo già messa in campo, dobbiamo solo portarla a conclusione. Anche in questo caso la cosa che più ci sta a cuore è approvare un nuovo strumento di pianificazione calibrato sulle esigenze della nostra città rinunciando ad una cementificazione selvaggia, pensando, piuttosto, alla sviluppo delle nostre peculiarità territoriali. Cerchiamo di mantenere quel fascino della vita di campagna, della tranquillità, della sobrietà che ci contraddistingue e che da sempre rappresentano le caratteristiche per cui i territori come il nostro vengono scelti da tante persone. Sono pregi che vanno mantenuti attraverso una politica che coinvolga amministrazione, attività turistico ricettive e tutto il circuito di sviluppo che vive nei nostri luoghi. Tra i punti contenuti nel piano regolatore c’è uno studio approfondito sui casolari tipici, un limitato consumo del suolo a vantaggio di un maggiore rispetto del nostro territorio».

Recentemente, all’interno della Direzione comunale del Pd di Città della Pieve è stato eletto all’unanimità il nuovo coordinatore nella persona di Francesca Anemona. Un commento a questo?

«Sono pienamente soddisfatto della nomina di una persona giovane e che reputo all’altezza di questo compito, che può e deve dimostrare tanto. La sua nomina è il segno che le giovani generazioni sono sempre attente al mondo e alle questioni politiche. Dimostra che se uno vuole può può fare attività politica impegnandosi fin da giovane con passione, onestà ed impegno civico senza nessun timore reverenziale. La politica, del resto, non è qualcosa di astratto riservato soltanto a pochi “notabili”, ma piuttosto è una cosa seria a cui tutti possono e devono partecipare dando il proprio contributo. Ritengo che la scelta di Anemona per Città della Pieve rappresenti il sintomo di un Partito Democratico in buona salute che sta cercando di rinnovarsi guardando al futuro, oltre che al presente, anche con gli occhi dei giovani.