“Il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere trasformato e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.” E. Berlinguer

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mercoledì 29 settembre 2010

Ordine del Giono presentato al Consiglio Comunale di Città della Pieve


Il Capogruppo del Centro Sinistra PARBONO presenta L'Ordine del Giono su "Annessi provvisori e ricoveri per animali in terreno agricolo"

PREMESSO CHE:
• Molti Comuni umbri sentono sempre più forte la necessità di promuovere un uso del territorio agricolo in favore di un'agricoltura di piccola scala, assolutamente necessaria per la salvaguardia di un'identità rurale e contadina, e di un turismo sostenibile che favorisca la piena scoperta del nostro territorio nel rispetto e nella salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio;

CONSIDERATO CHE:
• Sono numerosi i cittadini che si rivolgono ai propri Sindaci per sapere la motivazione che rende impossibile la realizzazione di un annesso provvisorio per riporre gli attrezzi necessari per la coltivazione di un piccolo appezzamento di terreno o la realizzazione di un ricovero per animali;
• L’Amministrazione Comunale di Città della Pieve ha inserito nella propria relazione allegata al Bilancio di Previsione 2010, per quanto di competenza dell’Assessorato all’Urbanistica ed in materia di politiche per la gestione del territorio, un obiettivo relativo agli annessi provvisori e ricoveri per animali da realizzare in zona agricola che, al momento, contrasta con la normativa regionale vigente.
• Il Sindaco del Comune di Città della Pieve ha trasmesso una lettera con protocollo n. 9374 del 10/07/2010 a tutti i Sindaci dei Comuni del Comprensorio del Trasimeno ed all’Assessore Regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini con cui si manifesta la necessità di modificare la normativa regionale o introdurre appositi regolamenti per incontrare il favore delle istanze che provengono dal territorio armonizzando l’impianto legislativo con quello delle Regioni contermini.

TENUTO CONTO CHE:
• La realizzazione di un annesso provvisorio per la rimessa attrezzi o per il ricovero di animali consentirebbe di risolvere diverse problematiche di carattere sociale ed ambientale;
• Regolamentare la custodia di uno o più cani da caccia, di un cavallo o semplicemente concedere la possibilità di poter allevare ad uso esclusivamente familiare animali da cortile, non significa deturpare il territorio, ma significa ricordarsi le nostre origini e tradizioni;
EVIDENZIATO CHE:
la Regione Toscana, con la Legge Regionale n° 1/2005 ed il relativo regolamento di attuazione, ha previsto che:
1. È ammessa, per lo svolgimento delle attività agricole nonché per ricovero cavalli, la realizzazione di manufatti precari ("manufatti realizzati con strutture in materiale leggero semplicemente appoggiati a terra, per le quali sono consentite esclusivamente le opere di ancoraggio che non comportino alcuna modificazione dello stato dei luoghi");
2. La superficie massima ammissibile per i manufatti di cui al comma precedente è di 40 mq; l'altezza massima è 2,5 m. I manufatti dovranno essere costituiti da elementi leggeri (preferibilmente lignei) assemblati in modo da consentire l'agevole smontaggio e rimozione, ed in nessun caso da opere murarie. Non è consentito l'uso di pavimentazione stabilmente fissate al suolo. Il manufatto dovrà essere correttamente inserito nel contesto in modo da non generare degrado ambientale o visivo;
3. È ammessa l'installazione di un solo manufatto per ciascun fondo agricolo o unità poderale, a qualunque titolo condotti;
4. L'amministrazione Comunale potrà predisporre uno specifico regolamento che specifichi e disciplini ulteriormente le caratteristiche tipologiche e dimensionali dei manufatti;
5. L'installazione potrà essere realizzata previa comunicazione al Sindaco, nella quale l'interessato dovrà dichiarare:
- Le motivate esigenze in relazione al tipo di attività esercitata sul fondo;
- Le caratteristiche, le dimensioni e la collocazione del manufatto, nel rispetto delle disposizioni tipologiche e dimensionali di cui sopra;
- Il periodo di utilizzazione e mantenimento del manufatto, comunque non superiore ad un anno con possibilità di ulteriori rinnovi;
- L'impegno alla rimozione del manufatto al termine del periodo di utilizzazione fissato;
- L'impegno alla manutenzione dell'area per tutto il periodo di utilizzazione del manufatto;"
• Altre Regioni italiane, come la Regione Lazio ed il Trentino Alto Adige, si sono mosse sulla stessa linea;
TUTTO CIO' PREMESSO, SI CHIEDE ALLA GIUNTA REGIONALE
Di sapere se
- intende modificare la normativa regionale o introdurre appositi regolamenti per incontrare il favore delle istanze che provengono dal territorio ed armonizzare il legislativo vigente con quello delle Regioni contermini.
- e se ritiene utile convocare un tavolo di discussione tra gli Organi di governo della Regione Umbria e l'associazione dei Comuni dell'Umbria in grado di elaborare una soluzione all'annoso problema.


IL CAPOGRUPPO
(Raffaele Parbono)