“Il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere trasformato e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.” E. Berlinguer

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domenica 3 maggio 2009

L'Intervento di Raffaele PARBONO il 1° Maggio a Moiano

IL CAPOGRUPPO CONSILIARE PORTA IL SALUTO ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI


Care lavoratrici, cari lavoratori, cittadini,
vi porto oggi nella giornata del 1° Maggio il saluto dell’amministrazione Comunale di Città della Pieve e del Sindaco Claudio Fallarino, che sta aprendo il comizio in P.zza Matteotti a Citta della Pieve.
Il 1° Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione."Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire" fu la parola d'ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza.La storia del primo Maggio rappresenta, oggi, il segno delle trasformazioni che hanno caratterizzato i flussi politici e sociali all'interno del movimento operaio dalla fine del secolo scorso in poi.
Ma il 1° Maggio è segnato anche da una pagina sanguinosa scritta nel 1947 a Portella della Ginestra, dove circa duemila persone del movimento contadino si erano date appuntamento per festeggiare la fine della dittatura e il ripristino delle libertà, mentre cadevano i secolari privilegi di pochi, dopo anni di sottomissione a un potere feudale. La banda Giuliano fece fuoco tra la folla, provocando undici morti e oltre cinquanta feriti. La Cgil proclamò lo sciopero generale e puntò il dito contro "la volontà dei latifondisti siciliani di soffocare nel sangue le organizzazioni dei lavoratori".

Le profonde trasformazioni sociali, il mutamento delle abitudini, la progressiva omogeneizzazione hanno profondamente cambiato il significato di una ricorrenza che aveva sempre esaltato la distinzione della classe operaia. Il modo di celebrare il 1 maggio è quindi cambiato nel corso degli anni. Da diversi anni Cgil, Cisl, Uil hanno scelto di celebrare la giornata del 1 Maggio promuovendo una manifestazione nazionale dedicata ad uno specifico tema.
Il tema di questo anno è IL LAVORO CHE UNISCE sulla (legalità, dignità, sicurezza, ambiente e solidarietà) PER USCIRE DALLA CRISI.
E le segreterie nazionale di CGIL-CISL-UIL a seguito del tragico evento sismico registratosi nella provincia de L’Aquila, e nell’intento di esprimere una presenza tangibile e un forte messaggio di solidarietà alle popolazioni colpite, hanno deciso di svolgere la manifestazione a L’Aquila.
Tale decisione ha anche lo scopo di assicurare da parte delle forze Sindacali, Istituzionali e Politiche, l’impegno per una ricostruzione in grado di garantire sicurezza, lavoro e sviluppo.
Il Primo Maggio quest'anno ha un valore particolare. Il diritto al Lavoro, sancito dalla nostra Costituzione, è messo in discussione da una crisi economica e sociale senza precedenti.
Nelle fabbriche, nelle piccole aziende artigiane e commerciali, nel terziario in tanti oggi temono di perdere la sicurezza del posto di lavoro.
Per noi il Primo Maggio è dunque l'occasione per essere vicini alle donne che faticano ad entrare e restare nel mercato del lavoro, ai lavoratori precari che di fronte alla crisi sono senza protezione sociale, ai giovani che, specie al Sud, non hanno opportunità, ai tanti che - lavoratori dipendenti o autonomi - con il loro saper fare e la loro operosità hanno fatto crescere questo Paese.
Difendere il lavoro e la sua dignità per il PD significa anche battersi contro il tentativo del Governo di stravolgere le norme sulla sicurezza, che comporterebbero l'impunità per chi mette a rischio la vita e la salute dei lavoratori.
Molto di più bisogna fare per la sicurezza e lo sviluppo sui posti di lavoro e molto di più si può fare.
E credo che da questa giornata si debba ripartire verso una giusta direzione, dalle imprese, dagli operai, dalle forze Sindacali e Politiche e dalle Istituzioni, perché il lavoro è un diritto è un dovere ma la vita dei lavoratori è molto più importante.
Buon Primo Maggio, dunque, a tutti e a tutte, nel segno della giustizia sociale e della solidarietà!