
Parbono: «Ripartire, ma nel segno delle continuità»
E’ stata una verifica a 360° quella compiuta recentemente dal gruppo di maggioranza in Consiglio comunale in un incontro con i partiti politici di riferimento sui 5 anni di “governo Fallarino” a Città della Pieve e di cui ci riferisce il capogruppo Raffaele Parbono. «Abbiamo voluto tirare le somme di questa legislatura ormai agli sgoccioli per poi ripartire per la nuova programmazione, nel segno delle continuità».
Se l’intenzione è quella di essere consequenziali significa che il bilancio è stato sostanzialmente positivo…
«Da quell’incontro in primo luogo è emerso che sono stati 5 anni postivi dal punto di vista della coesione e della crescita procurata a Città della Pieve. La città sta infatti diventando effettivamente punto di riferimento territoriale e luogo di eccellenze. Dal punto di vista dell’attuazione del programma di mandato, possiamo ritenerci sostanzialmente soddisfatti, in quanto si è provveduto alla sua applicazione, con cose fatte in più ed altre in corso di esecuzione.
A cosa si riferisce?
«Penso ad esempio al Centro di aggregazione giovanile che dovrebbe trovare spazio presso l’area della Pineta de l’Unità una volta risistemata secondo il Piano che è stato recentemente illustrato ai cittadini. A tale proposito va sottolineata l’importanza della sistemazione di una parte nevralgica della città, che ha riscosso apprezzamento da parte dei presenti, compresi i consiglieri di minoranza».
Una Amministrazione viene valutata dai cittadini anche per il comportamento avuto sul piano “fiscale”.
«Credo di poter dire senza tema di smentita che in questa legislatura abbiamo operato senza intaccare le tasche dei cittadini. Anzi, abbiamo cercato di sfruttare varie opportunità di finanziamento, in particolare facendo riferimento ai Piani Obiettivo finanziati dalla Comunità Europea e dalla Regione. In questo modo si è potuto onorare l’impegno elettorale con i nostri cittadini, dando seguito ad una serie di importanti opere pubbliche come la sistemazione urbana del centro storico di Città della Pieve, il miglioramento dei piani viari nelle frazioni, il nuovo assetto della viabilità. Siamo inoltre intervenuti presso le nostre strutture scolastiche e nel campo del sociale. Abbiamo in più cercato di dare risposta alle richieste più urgenti dei cittadini».
In ogni caso le Amministrazioni pubbliche locali non vedono rosa per il futuro.
«Abbiamo riscontrato con i nostri uffici comunali che con i nuovi provvedimenti del Governo Berlusconi (mi riferisco soprattutto al rimborso della seconda tranche Ici prima casa che non copre completamento il mancato introito) il Comune di Città della Pieve subirà un taglio di trasferimenti del 8%, pari a 70.000 euro. Pertanto sarà necessario rivedere alcuni investimenti previsti o trovare soluzioni alternative. In ogni caso i tagli del Governo colpiscono gli Enti locali a partire proprio dai Comuni, che rappresentano i livelli amministrativi più prossimi ai cittadini. Nella riunione di cui parlavo prima si è parlato anche dell’attuale situazione di recessione economica che naturalmente non risparmia le famiglie di questo territorio. Anche alla luce di questa grosse difficoltà auspichiamo che, forti delle positive esperienze maturate, i partiti del Centrosinistra pievese ripartano in vista delle prossime scadenze elettorali con forte senso di responsabilità e con un programma chiaro e realizzabile».
A proposito di futuro: quali anticipazioni ci può fornire sui “movimenti elettorali”?
«Per la buona governabilità della città personalmente credo che occorra che il Centrosinistra si ripresenti sottoforma di coalizione in quanto un maggior numero idee e di espressioni politiche può solo far bene alla città. Ora i partiti dovranno trovare la quadratura del cerchio sul programma e sulle persone da candidare. La nostra coalizione è in ogni caso al giro di boa in quanto l’attuale sindaco non potrà essere ricandidato. Ma con il nostro senso di responsabilità si arriverà ad un punto comune per far sì che si possa restare quella alleanza affidabile e determinata che siamo stati fino ad oggi».
A fine novembre nel corso di un animato Consiglio comunale si è nuovamente parlato di servizi socio-sanitari: quali le novità?
«Relativamente alla struttura ospedaliera nuova del Trasimeno e alla riconversione di Città della Pieve, si stanno facendo dei passi in avanti, anche se la macchina sta camminando un po’ piano. Nell’incontro con il Direttore della ASL 2 Legato in Consiglio Comunale si è puntualizzato il percorso per la riconversione:
Si è pure parlato della riorganizzazione del Servizio ictus con la copertura dei medici mancati per trasferimenti di carattere personale, e c’è stato l’impegno del Direttore a trovare personale qualificato per la nostra struttura». w
Elena Teatini